Le criptovalute stanno attraversando una fase di transizione. Alcuni parlano di un “inverno delle criptovalute”, altri dell’inizio di una fase di consolidamento su livelli più stabili. Alcune major internazionali, ben note anche in Italia, come Celsius e Binance, sono intervenute sulla conversione del Bitcoin, mentre altre hanno imposto dei limiti. Fare previsioni sul futuro del Bitcoin e delle altre criptovalute oggi è un azzardo inutile, ma parlarne con chi lavora quotidianamente in questo settore, può aiutare l’utente medio a capire meglio il mercato e a valutare con più attenzione le scelte da fare nel breve e medio periodo. Per questo abbiamo intervistato Giovanni Lionetti, CEO di SWAG.

Partiamo da una domanda, forse ovvia ma d’obbligo. Lei è un imprenditore in una multinazionale…

Ha qualche previsione sul futuro delle criptovalute?

“Diciamo che forse oggi possiamo vedere alcune cose con più chiarezza. Ci sono realtà che probabilmente sono cresciute troppo velocemente, ma abbiamo anche assistito alla creazione di forse troppe criptovalute. Lo strumento ‘Future of Value’ integrato nel portafoglio Swaggy, ha tra le sue funzioni proprio quella di analizzare le criptovalute più importanti. Ebbene, anche tra queste, le analisi sulla loro solidità erano spesso insoddisfacenti. Ora, invece, assistiamo alla crescita degli NFT, lanciati recentemente e con soddisfazione anche da SWAG, acquistabili anche attraverso i principali circuiti internazionali, o delle stablecoin legate alle valute tradizionali. Domani potremmo vivere questa fase come un momento di riassetto del settore. E solo chi, come SWAG, saprà stare al passo anticipando il mercato, potrà continuare la sua crescita”.

SWAG, a differenza di molte altre società attive nel settore, offre ai suoi utenti la possibilità di noleggiare macchine da mining, quindi non solo di acquistare crypto ma anche di minare Bitcoin. A questo servizio aggiunge poi un proprio wallet per la gestione simultanea di criptovalute e valute tradizionali. 

Una formula vincente?

“Se devo rispondere guardando i numeri”, spiega Lionetti, “allora devo dire di sì. Oggi Swaggy è un wallet con oltre 30.000 utenti attivi, cioè utenti che giorno per giorno movimentano i loro conti sia con criptovalute che con valute tradizionali, acquistano i nostri prodotti aggiuntivi, fanno acquisti online, ricevono pagamenti, e ovviamente poi comprendono la convenienza del progetto aggiungendo al wallet il mining di BTC. Uno dei nostri punti di forza è proprio questo. Partiamo da uno strumento semplice e molto utile per poi far capire all’utente i vantaggi del mining”.

Come detto, SWAG è una realtà in crescita, avete superato i 30.000 utenti, state aumentando costantemente gli strumenti disponibili nel portafoglio Swaggy e puntate a crescere in diversi mercati. 

Dove vi vedete tra un paio d’anni?

“Facciamo un passo indietro. Nel marzo 2020 abbiamo lanciato la prima versione di Swaggy, ma un anno dopo avevamo già 1000 macchine da mining in gestione. A dicembre 2021 c’erano 5.000 macchine a noleggio, a marzo c’erano 30.000 clienti Swaggy. All’inizio del 2022 abbiamo avviato uno dei più grandi trasferimenti di macchine da mining, garantendo agli utenti le stesse condizioni senza perdere un solo giorno di produzione.

Ogni giorno lavoriamo per migliorare, ogni settimana discutiamo di nuovi prodotti da valutare attentamente e ogni mese ne comprendiamo l’impatto. Qui SWAG sta facendo un passo alla volta, crescendo su solide basi. I nostri clienti, come riporta anche Trustpilot, sono assolutamente soddisfatti, gli indicatori sono tutti positivi. È difficile dire dove saremo, ma possiamo dire che ci saremo, e ci saremo con ambizioni crescenti”.

Obiettivamente, però, ci sono difficoltà internazionali che hanno fermato la corsa delle criptovalute. Non ci riferiamo solo a una questione di valore di Bitcoin o Ethereum, ma probabilmente all’ascesa di queste valute come reale alternativa sul mercato. 

Quindi cosa dovrebbe fare oggi l’utente medio?

“Nessuno ha la sfera di cristallo. Sei mesi fa il Bitcoin era ai massimi ed era inavvicinabile per molti. Oggi vale meno, ma dobbiamo dire che è proprio nei periodi di ribasso che in genere si torna a comprare sui mercati. Minare Bitcoin oggi significa assicurarsi un asset che potrebbe presto tornare a vivere una fase rialzista e, in questo senso, il noleggio di macchine industriali è una possibilità decisamente conveniente. Per chi avesse dei dubbi, sul nostro sito swag-shopping.com mettiamo a disposizione un simulatore di mining fisso. L’utente può valutare da solo quanti BTC avrebbe acquistandoli e quanti ne avrebbe estraendoli”.

All’inizio dell’intervista, lei ha detto che potremmo ricordare questa fase come un momento di riassetto del settore, di consolidamento e di selezione. Ma ogni rivoluzione porta con sé cambiamenti spesso importanti.

Nel settore delle criptovalute, cosa potrebbe accadere?

“Il futuro di questo settore passa inevitabilmente attraverso una completa integrazione con il settore finanziario tradizionale, sia in termini di autorizzazioni, trasparenza e legalità, sia in termini di servizi innovativi volti alla reale soddisfazione del cliente. La blockchain, e le tecnologie correlate, consentiranno alle aziende più virtuose di fornire nuove versioni dei servizi finanziari che conosciamo. Penso, ad esempio, ai prestiti e alle assicurazioni in primis, dove i clienti stessi potranno essere allo stesso tempo utenti e fornitori. Sarà quindi fondamentale mettere il cliente non solo al centro dell’attenzione, come già avviene, ma davvero al centro dell’impresa, considerandolo parte integrante di essa e non solo un elemento da sfruttare, seppur adeguatamente servito.

Chi lo farà non solo traccerà una nuova rotta ma, nel tempo, diventerà un player dominante”.